Cenni storici
La tradizione la vuole d'origine Romana. L'aspetto
attuale è comunque medioevale ed identifica una torre di vedetta a guardia della strada che portava al passo di Fadalto lungo la Val Lapisina verso il Bellunese ed il Norico.
Molto probabilmente era una muda o dogana, alla cui guarnigione veniva pagato un qualche pedaggio prima di inoltrarsi lungo la vecchia strada che correva alle pendici del Monte Visentin, cioè sul lato opposto al percorso dell'attuale statale Alemagna.
Costruita in pietra rozzamente squadrata, ha pianta pressoché quadrata con il lato esterno di circa 8,5 ml. e quello interno di ml. 5,4. La base presenta una considerevole scarpa per allargare l'impronta alla fondazione essendo il suo sviluppo in altezza pari a circa 14,00 ml. più il perimetro merlato di 2,00 ml.
All'interno si possono ancora vedere i fori d'appoggio delle travature dei solai che erano quattro; l'ultimo era costituito da una volta a botte il cui paramento interno era in mattoni pieni. La porta d'accesso è posta sul lato a nord ovest alla quota del primo solaio, opposta cioè al percorso della vecchia strada.
Infatti, il lago di Negrisiola sul quale la torre si specchia, non esisteva fino ad una cinquantina d'anni in quanto formato artificialmente con la realizzazione della centrale idroelettrica.
Ultimamente sono stati eseguiti alcuni lavori di consolidamento murario tramite iniezioni di malta di calce adatti a fermare il degrado statico cui la torre era ormai soggetta
vista dal lago morto |
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fianco ovest |
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fianco est |
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parete sud-interno |
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